Il Casentino si trova a nord di Arezzo, si sviluppa per una superficie di 800 km² circa, e rappresenta una delle quattro vallate della provincia.
Di morfologia approssimativamente ellittica, il Casentino si mostra con un ambiente che spazia dalle grandi foreste delle aree di montagna fino alle aree pianeggianti e collinari nel fondovalle. Il Casentino è attraversato dal primo tratto del fiume Arno, che sorge nel Monte Falterona.
Il clima, sia nelle aree montuose che nel fondovalle, è appenninico, quindi molto simile al clima continentale, ed è caratterizzato da forti escursioni termiche diurne e annuali, mentre acquista caratteristiche più temperate scendendo in direzione di Arezzo.
Il particolare carattere del territorio indusse Francesco d’Assisi a scegliere la Verna come luogo di preghiera e di culto. Con ogni probabilità San Romualdo fondò l’Eremo di Camaldoli per lo stesso motivo.
L’Unione Montana del Casentino è composta da 12 comuni: Bibbiena, Poppi, Pratovecchio Stia, Chiusi della Verna, Montemignaio, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Ortignano Raggiolo, Chitignano, Talla, Subbiano e Capolona.
I centri casentinesi più importanti sono quelli di Bibbiena, principale polo artigianale ed industriale, e di Poppi, vera perla artistica e storica del Casentino, annoverato fra i “Borghi più belli d’Italia”.
Come zona di confine, la valle del Casentino ha accolto durante propria storia le popolazioni Longobarde, Gotiche e Bizantine, la cui presenza è testimoniata da roccaforti realizzate sin dall’alto Medioevo. Le torri, le mura di cinta dei castelli, i borghi ed i bastioni sono più di 60; essi furono edificati sia sulle alture, sia nelle strade e nei passaggi obbligati, per tenere sotto controllo al meglio il territorio.
Le vie di comunicazione dell’Alto Casentino si trovavano sotto il controllo della dinastia dei Conti Guidi, mentre i fortilizi fra Subbiano e Bibbiena erano subordinati alla famiglia dei Vescovi-Conti di Arezzo.
L’attività turistica del Casentino è dovuta prevalentemente ai propri paesaggi naturali ed incontaminati, oltre che al proprio isolamento geografico.
L’intero territorio è circoscritto da aree montuose, con rilievi che a volte superano i 1600 metri, e le aree boschive sono protette, poichè appartenenti al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Il Casentino rappresenta un saggio storico incontaminato dell’italia entrale: un insieme di piccoli centri che in molti casi hanno conosciuto vicende equiparabili a quelli di città ben più ampie; ruderi di castelli, dei quali oggi rimangono solo i sobborghi, e ne conservano il nome, infine faggete, pascoli, e piccole attività dedite ancor oggi alla raccolta delle castagne e alla pastorizia.
La vasta quantità di documenti storici sul Casentino ne espongono ogni aspetto, dal XII secolo fino ai giorni nostri.